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Wednesday, May 31, 2006

Batwoman, il ritorno della donna pipistrello.



I giornali di oggi annunciano il ritorno di Batwoman. Con una grande novità: sarà lesbica.
La cosa onestamente non mi sorprende.
La donna pipistrello, infatti, sopra c’ha le tette e sotto c’ha l’uc...

Tuesday, May 30, 2006

2077.


Oggi è il 26 gennaio del 2077. È un giorno speciale a casa nostra. La famiglia si riunisce per festeggiare il centesimo compleanno del nonno. A casa è tutto pronto. I classici ologrammi con la scritta "buon compleanno nonnino" sono già accesi. I laser candela decorano la stanza. Il plasma sul soffitto ci lascia tutti sotto un cielo stellato. Mamma ha preparato una deliziosa torta liofilizzata. Io l’ho aiutata mentre dava gli ordini al robot.
Il nonno è troppo forte ma a volte dice cose strane. Dice che questo mondo non gli piace. Che è troppo robotizzato, che non ci sono più rapporti umani, che è tutto finto, freddo, che non c’è poesia. Povero nonno, che si aspetta? Che siano le persone a fare le cose? E poi cos’è questa poesia?
Quest’anno gli ho fatto un regalo speciale. Gli ho comprato una penna. Input quanto è stato difficile trovarla, sono dovuto andare giù alla città vecchia. Un posto pericoloso dove la gente parla e va a piedi. Dove capita ancora di vedere qualcuno che si abbraccia e si dà baci sulla bocca. Ma non hanno paura? Il contatto fisico mi terrorizza. Spero che al nonno piaccia la penna, mi racconta sempre che quando era giovane ne aveva moltissime. Vorrei imparare a usarla anch’io, magari un giorno mi insegna.

Monday, May 29, 2006

Blogether?

Thursday, May 25, 2006

Capitolo 1

CAPITOLO 1
Ciao Ba'

Sonnecchio un po' tra una pagina e l’altra. Il comandante ha appena annunciato che tra pochi minuti atterreremo. Giulia ancora non si è svegliata. La sua testa è appoggiata alla mia spalla, quando dorme mi commuovo, è così bella.
Stiamo tornando da Madrid.
Butto un occhio fuori dal finestrino, si vede la costa, il mio quartiere. Siamo quasi a casa. Allaccio la cintura e le sveglio con un bacio, o baccio come lo chiamiamo noi, perché una sola "C" non basta.
Aspetto l’impatto dei carrelli sulla pista, è dolce.
L’aereo è atterrato lontano dai gate, così ci viene a prendere il minibus interno. Preferisco, perché ho la possibilità di assaporare meglio l’aria familiare di Roma.
Per fortuna le valigie sono già sul tapis roulant. Usciamo rapidamente dall’aeroporto e c’è mio padre che ci aspetta, come ogni viaggio. Si sta guardando intorno, ci cerca. Sembra un po' smarrito.
Mio padre ha sempre una luce fortissima negli occhi, e ci ho messo poco a notare che aveva qualcosa di strano. Anche Giulia se ne deve essere accorta perché mi ha stretto con più forza la mano. UN gesto impercettibile ma deciso.
Mi avvicino in modo che non mi veda, e lo colgo di sorpresa.
-Ciao Ba'- gli faccio. Ba' è il diminutivo di Babbo. Non so perché nella mia famiglia si usa ancora questa espressione. A me piace, più di papà.
_Uee ciao.
Ciao bella - sorridendo a Giulia.
Ci avviamo in silenzio verso la macchina mentre gli inizio a raccontare della nostra settimana a Madrid.
Babbo annuisce distrattamente fino a quando non gli chiedo:
-Come mai sei tornato prima da Cirella?
Cirella è un piccolo paese della Calabria dove i miei hanno una casa. Per me quel posto significa l’estate, le vacanze interminabili di quando andavo a scuola, quelle che iniziavano a fine giugno e duravano fino alla riapertura delle scuole. Quella dei bagni più belli ai primi di settembre.
Per mio padre è il rifugio, la casa dove si immagina con i nipoti che giocano in giardino, la casa dove Bongo (il nostro cane) si diverte ad acchiappare le lucertole.
-È successo di nuovo- mi risponde.
Rallento il passo fino quasi a fermarmi. Non voglio dare segnali di preoccupazione ma non posso fare a meno di pensare a tutto quello che è successo dalla prima volta. Da quando Babbo è andato a fare pipì ed è uscito sangue, quel sangue che ha tracciato una sottile linea tra la nostra vita di prima e la vita di adesso.

La riproduzione di questo testo è categoricamente vietata.

Wednesday, May 24, 2006

Buon Compleanno Andrea

Friday, May 19, 2006

Povera gente.

Qualche giorno fa (non ricordo esattamente quando) io e un mio amico (non ricordo esattamente chi) ci interrogavamo sullo stipendio di un parlamentare.
Ecco il risultato della mia ricerca:

Oltre 153.000 euro al mese per ciascun deputato.
La somma va divisa tra:
Indennità parlamentare
Indennità d'ufficio
Altre indennità
Rimborso spese di viaggio
Rimborso spese di soggiorno
Rimborso spese segreteria e rappresentanza
Telefonia mobile (cellulari)
Alimentari
Biancheria
Carburanti e lubrificanti
Combustibili
Prodotti igienici, farmaci e sanità
Altri servizi
Stoviglie e vestiario
Altri beni di consumo
Trasporti aerei
Pedaggi autostradali
Contributi fondo solidarietà deputati
Stampa pubblicazioni
Assicurazioni sulla vita ed infortunio
Assicurazione R.C.
Assicurazione R.C.A.
Noleggi
Parcheggi
Ristorazione
Accertamenti diagnostici
Spese di rappresentanza
Trasporti ferroviari
Contributi per il funzionamento del gruppi
Spese postali

Più qualche piccolo benefit gratuito:

Tribuna d'onore negli stadi
Tessera del cinema
Tessera teatro
Tessera autobus/metropolitana
Francobolli
Viaggi aereo nazionali
Viaggi treno carrozza letto
Circolazione autostrade
Corso lingua straniera
Piscine e palestre
Vagone rappresentanza delle FS
Aereo di stato
Uso di prefetture ed ambasciate
Cliniche
Rimborso spese mediche
Assicurazione infortuni
Assicurazione in caso di morte
Auto blu con autista
Giornali
Ristorante

più:
la pensione che si raggiunge dopo ben 35 mesi (non anni) di duro lavoro in parlamento
Indennità di carica
Finanziamento ai partiti (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti e relativo referendum)
Rimborso spese elettorali
Rimborso annuale se fondano un giornale
Auto blu e scorta 24-ore-su-24 vita-natural-durante per chi è stato presidente della Camera (anche se non si occupa più di politica)

Risultato:
Ogni deputato costa la faraonica cifra di circa 153.388 euro.

Mi viene da dire solo una cosa:
VERGOGNA

fonte www.disinformazione.it

Perché ci prendono per il culo?

Qualche giorno fa i giornali di tutto il mondo diffondevano le immagini esclusive del Boeing che, l’11 settembre, si è schiantato sul Pentagono. La verità è un’altra.

Scopritela su:
www.pentagonstrike.co.uk/pentagon_it.htm#Main

Il vero calcio è virtuale e amatoriale.




Evviva i campetti di sabbia, il prato dietro casa, le porte fatte con le felpe. Evviva la playstation e Pro Evolution Soccer. Evviva i tornei amatoriali giocati con gli amici.
Evviva il sudore, le arrabbiature, gli sfottò. Evviva il Dopolavoro Palocco e L’Everton Funny People. Evviva il Calcio. Quello vero: virtuale e amatoriale.
Evviva le accanite con gli amici, i gol fantasma, quelli che non valgono se prendi il palo. Quelli inventati, ma da noi, solo da noi.
Evviva il calcio per passione, quella che non mi faccio rubare da nessuno.

Thursday, May 18, 2006

Carlo Fornello, giovane Avanti!

Sostengo il mio amico Carlo Fornello.

Wednesday, May 17, 2006

Apriti cielo.

C’è fermento.
Non faccio in tempo a respirare che è già cambiata aria.
Epurazione. Cambiamento. Novità.
Il terremoto calcio. Il nuovo governo.
Finalmente qualcosa si muove, e anche se non sappiamo dove arriveremo, siamo in viaggio.
L’Italia iniziava ad avere quel puzzo di chiuso, di stantio, di immobilità.
Per fortuna c’è qualcuno che ha deciso di aprire la finestra.

Monday, May 15, 2006

Il giro del mondo con 12 dollari al giorno

Vorrei segnalare questo articolo a tutte quelle persone che (come me) sognano una vita fatta di viaggi e di avventure, a tutte quelle persone che (come me) si sono sempre nascoste dietro la scusa economica.

«Ho appena finito di preparare tutto. I miei amici mi stanno aspettando nel cortile di casa. Non so cosa si dice in questi momenti, di cose me ne vengono in mente tantissime. Sono emozionato, deciso nella scelta, felice, timoroso...». E' quello che scriveva sul suo diario Stefano Spaggiari il 23 maggio 2004, da Carpi, in provincia di Modena. Quasi due anni dopo, da Barcellona, il primo aprile 2006: «Sto tornando a casa, ormai è questione di qualche giorno soltanto ma devo essere paziente, bisogna riacclimatarsi lentamente».
In mezzo c'è stato il giro del Mondo, senza mai prendere aerei: 682 giorni a macinare strada e oceani in cinque continenti, attento a schivare guerre e malattie. Gli sono bastate tre paia di scarpe e una media di 12 dollari al giorno, tolti i biglietti delle navi (tutte rigorosamente mercantili). E' passato dai meno 30° dell'inverno in Patagonia ai 50° all'ombra dell'outback australiano.
(corriere.it)

Per chi volesse saperne di più:
http://www.myjourneyaroundtheworld.com/

Non so voi ma io mi sento un pigro vigliacco.

Tuesday, May 09, 2006

catapultato

Ammazza quanto piove fuori.
Mi rigiro e mi faccio una nicchietta col piumone.
Che piova pure, che diluvi, che scendano tuoni e fulmini e si scateni la tempesta.
A me non importa, mi godo l'ora di sonno che mi resta.
mmmm come si sta bene a letto.
Immagino chi si è dovuto svegliare presto, poveretto.
Non mi dire che è quasi ora?
Sveglia bastarda non suonare, ti prego, non ancora.

Monday, May 08, 2006

I wonder

I wonder if one day i'll be happy about what i'm doing.
I mean that kind of happyness that surround you everywhere at any time.
That you can feel in every move you make, in everything you say.
That happyness that feels your eyes with the brightest light.
That happyness that is contagious.
I wonder.
And this is already a reason to be happy.

Wednesday, May 03, 2006

Barcelona





Here there are just few of the pleasant moments we had in Barcelona.
Thank you.

Tuesday, May 02, 2006

Barcelona 2006

This post is dedicated to all of my firends that have shared the erasmus experience with me.
To those who knows how important friendship is.
To those who doesn't care about time passing by.
To those who knows that somewhere in europe, in the world, there is someone thinking of them.
I'll soon put my pictures of barcelona in this space.
I love you a lot
v