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Monday, July 10, 2006

c’ero ma non c’ero. ora ci sono.

Me l’avevano raccontato. L’avevo visto nelle immagini a colori sbiaditi degli anni '80. Me l’ero sognato tante volte, ad occhi aperti e chiusi. Ho chiaro in testa il grido di Martellini che annuncia per tre volte lo storico "Campioni del Mondo". La scopetta tra Bearzot e Pertini. Zoff che alza la coppa. Conti e Paolo Rossi, ragazzini. Le immagini dei caroselli per le vie della città, i motorini, le 500, le bandiere. L’urlo di Tardelli.
Avevo 5 anni e me l’avevano raccontato. Poi ti ritrovi che hai 30 anni. Stai gridando fino a perdere la voce. Zidane dà una capocciata, Materazzi cade. I rigori. Grosso corre. Corrono tutti. La coppa si alza. Non capisco più niente. Totti sembra la befana ed è contento. Gattuso picchia Lippi. Camoranesi si taglia i capelli (finalmente). Beckenbauer è un nostro amico. L’Italia è in festa. Il tricolore è di tutti. Per strada ci sono caroselli e 500, bandiere e sorrisi. E le immagini a colori sbiaditi degli anni '80 diventano di nuovo presente e poi tornano ad aggiornare la storia.
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO

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